Chilocorus bipustulatus

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Chilocorus bipustulatus
Adulto
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Cucujiformia
Superfamiglia Cucujoidea
Famiglia Coccinellidae
Sottofamiglia Chilocorinae
Tribù Chilocorini
Genere Chilocorus
Specie C. bipustulatus
Nomenclatura binomiale
Chilocorus bipustulatus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Coccinella bipustulatus
Linnaeus, 1758
Coccinella bipustulata
Linnaeus, 1758
Coccinella fasciatus
Müller, 1776
Coccinella transversoguttatus
Boerner, 1776
Coccinella frontalis
Thunberg, 1792
Coccinella testudo
Florencourt Chassot, 1796
Coccinella strigatus
Fabricius, 1798
Chilocorus minor
Sahlberg, 1903
Chilocorus olivetorum
Costa, 1839Linnaeus, 1758[1][2]

Chilocorus bipustulatus (Linnaeus, 1758) è un coleottero appartenente alla famiglia dei Coccinellidi[1][2][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è simile alle altre della tribù dei Chilocorini[4]; il corpo dell'adulto è tondeggiante, lunga circa 3-4 mm; le elitre sono scure, e presentano ciascuna due puntini rossi o arancio[3].

Le larve sono lunghe intorno ai 5 mm, di colore marrone scuro tranne per il primo segmento, che è giallo; il capo è nero, e sono coperte da vari punti scuri da cui fuoriescono setole spinose[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Larva che si nutre di alcune prede (probabilmente Carulaspis juniperi, Diaspididae)

Ogni femmina depone dalle 30 alle 60 uova non distanti dalle prede, di cui le larve cominciano a nutrirsi appena nate. In condizioni ideali, una generazione di insetti si sviluppa in 5-6 settimane. Ogni anno vi sono quattro generazioni, che si sovrappongono parzialmente a causa della lunga vita di questo insetto (dai due ai sei mesi)[3].

Prede e nemici naturali[modifica | modifica wikitesto]

Chilocorus bipustulatus è una specie predatrice sia da larva, sia da adulta, che si nutre prevalentemente di cocciniglie, in particolare appartenenti alle famiglie Diaspididae e Coccidae[3].

Tra le specie predate si annoverano Agonoscena pistaciae, Euphyllura olivina, Psylla pyricola (Psyllidae), Aonidiella orientalis, Chrysomphalus dictyospermi, Lepidosaphes malicola, Leucaspis pusilla, Parlatoria blanchardi, Parlatoria oleae, Pseudaulacaspis pentagona, Salicola kermanensis (Diaspididae), Bemisia tabaci (Aleyrodidae), Eulecanium prunastri (Coccidae), Maconellicoccus hirsutus, Planococcus citri (Pseudococcidae), Ommatissus binotatus lybicus (Tropiduchidae) e Phloeomyzus passerinii (Aphididae)[4].

Tra i nemici naturali di questa specie figura soprattutto Homalotylus flaminius, un encirtide parassitoide; è inoltre colpita dal fungo entomopatogeno Hesperomyces virescens, che però non sembra causare all'insetto alcun danno[3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto su una pigna

La specie è attestata in quasi tutta Europa, con l'eccezione delle isole più settentrionali (Islanda, Svalbard, Jan Mayen, Terra di Francesco Giuseppe, Novaja Zemlja)[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Chilocorus bipustulatus (Linnaeus, 1758), su Fauna Europaea. URL consultato il 28 maggio 2019.
  2. ^ a b (EN) Heather Ladybird - Chilocorus bipustulatus (Linnaeus, 1758), su BioLib.cz. URL consultato il 28 maggio 2019.
  3. ^ a b c d e f (EN) Chilocorus bipustulatus (L.), su Plant Pests of the Middle East - The Hebrew University of Jerusalem. URL consultato il 31 maggio 2019.
  4. ^ a b (EN) Chilocorus bipustulatus (Linnaeus, 1758), su GBIF - Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 28 maggio 2019.

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